Raccontami tu, raccontato sul blog Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni

Raccontami tu, raccontato sul blog Cabaret Bisanzio, laboratorio di finzioni

Silvana Arrighi parla del mio romanzo sul blog Cabaret Bisanzio, e ne mette in evidenza alcuni aspetti che trovo molto interessanti. Uno di questi riguarda la scelta di usare la seconda persona, nelle parti in cui è in scena Caterina. Decidere di usare la prima, la terza o, raramente, la seconda persona, per me è sempre una scelta istintiva: quando comincio a pensarla  devo sentirla risuonare nel modo giusto. E cioè quella voce deve  essere in grado di esprimere l’interiorità del personaggio, i suoi pensieri e le sensazioni che prova in quel momento, senza intermediazioni da parte della voce narrante. La voce narrante coincide perfettamente con il personaggio, che si manifesta in tutta la sua verità. Nello stesso tempo l’uso del “tu” insatura una relazione più intima con chi legge, quasi un dialogo, come nota giustamente Silvana Arrighi.

Potete leggere questa interessante recensione cliccando qui

http://www.cabaretbisanzio.com/2017/11/22/raccontami-tu-maristella-lippolis/