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"L'ampiezza della Notte è variabile, ma il Mattino è inevitabile" (Emily Dickinson)
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Acqua alta

Acqua alta

12 febbraio 2021 · by maristella · in Acqua alta, Qualcosa di caldo qualcosa di buono

Le preparazioni elencate in questo racconto sono quelle tipiche dei picnic di una volta, che allora si chiamavano semplicemente scampagnate. Il cibo per quelle occasioni veniva preparato in casa il giorno prima e consisteva in torte di verdura, sbrigativamente chiamate…

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La notte dei bambini

Incipit

Capitolo Uno, La donna che corre

Accade in un momento imprecisato della notte: un frastuono sordo che martella nella testa e urla svegliati svegliati. Apre gli occhi e impiega qualche minuto per riconoscere la stanza, man mano che gli oggetti consueti prendono forma distaccandosi dal buio.

Dal fondo si delinea il profilo della finestra appena più chiaro dell'ombra; accanto al letto la massa scura della stufa. Cos'è stato quel fragore che l'ha svegliata?

Rimane in ascolto, ma non sente altro che i colpi del cuore nelle tempie. In bocca il sapore acido della paura, la pancia stretta dai crampi che diventano brividi lungo la spina dorsale. Il silenzio ora le sembra ancora più denso del solito, come se tutto ciò che continua a vivere lì intorno stia trattenendo il respiro. In attesa. Forse il rumore non viene da fuori, ma dall'interno del suo corpo. O dalla sua immaginazione. Oppure è stato originato da un sogno che ora non ricorda più. Sì, deve essere stato così: un sogno, uno dei tanti che quando si fa giorno impallidiscono fino a svanire. Una volta li trascriveva, appena apriva gli occhi; le sembrava che avessero un significato, qualcosa che le avrebbe parlato se fosse riuscita a capire, e metterli in fila l'aiutava ad illudersi che ci fosse un senso, ancora, in quello che accadeva. Poi ha smesso di farlo, di credere che possa servire a qualcosa. Ormai non ha molta carta a disposizione e anche le penne e le matite scarseggiano.

Si alzerà, pensa, uscirà fuori per capire a che punto si trova la notte, spingendo lo sguardo nel buio verso le creste dei monti; da là dietro, a volte, si allarga qualche lama di luce opaca, quando sta per arrivare il mattino. Sentinella, a che punto si trova la notte?... Chissà in quale libro ha letto questa frase, in quale momento della sua vecchia vita. Ma ecco, di nuovo. No. Questa volta non si tratta di un sogno.

Due esplosioni in breve successione e poi raffiche che dilagano attraverso l'aria, un urlo minaccioso di morte. Arrivano ancora da laggiù, ne è sicura, da quello che un tempo era l'incrocio tra la vecchia strada e il ponte, dal passaggio: il ponte squarciato a metà, il passaggio verso il territorio del niente. Anche questa notte qualcuno deve essersi inoltrato nel buio cercando invisibili sentieri ed è stato intercettato dalle pattuglie di frontiera. Forse si trattava di un convoglio, troppo rumore per una persona sola.

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