zoe

Per Zoe

 

Per i tuoi sorrisi con la bocca storta quando mi vedevi

Per come drizzavi le orecchie quando dicevo “biscotto”

Per come ti buttavi sul tappeto con un sospiro e un leggero tonfo

Per come ti giravi a guardarmi quando camminavi veloce davanti a me, per controllare se ti stavo dietro

Per tutte le scuse che inventavi per entrare in mare

Per tutte le volte che facevi finta di non sentire

Per come ti piaceva la pappa della micia

Per le leccatine delicate che le davi quando entravi in casa e la salutavi

Per come stavi immobile e la lasciavi fare quando ti annusava da vicino

Per come eri bionda e morbida

Per la prima volta che sei salita in macchina e hai voluto guardare la strada dal sedile davanti

Per come ti mettevi al finestrino con il naso e i peli al vento

Per come rompevi i timpani abbaiando dalla macchina ai cani e ai benzinai

E anche ai vecchi, agli zoppi e agli stranieri

Per le corse sulla spiaggia, immagini della felicità

Per tutte le volte che non hai obbedito facendo di testa tua

E per le volte che obbedivi, e ti fermavi anche solo al segno di un dito

Per i peli biondi che seminavi ovunque

Per i viaggi che abbiamo fatto insieme

Per come ti addormentavi sul tappeto vicino al mio letto o sotto la scrivania

Per quando facevi a gara con la micia a chi arrivava prima sul letto, e per tutte le volte che lo hai diviso con lei, e io in mezzo

Per come ti piaceva il divano, e come ti scocciavi se ti disturbavo con i piedi

Per quando facevi finta di cadere dalle nuvole

Per quando restavi delusa, e si vedeva dallo sguardo

Per come ti piaceva Franco, da farti agitare il moncherino di coda come non mai

Per le zampate al mattino, quando decidevi che era ora

Per come ti piacevano le feste con la musica e i negozi dove volevi sempre entrare

Per come non ti piacevano gli altri cani

Per tutti i trucchi che inventavi per mangiarti ogni genere di schifezza

Per come ti ricordavi con precisione tutti i nascondigli (delle suddette schifezze)

Per quando ti rotolavi sulla schiena e sembravi proprio felice.

Per come ti rannicchiavi a palla per entrare nel cestino della micia, e ci stavi alla perfezione, con grande soddisfazione tua e scandalo suo

Per come ti passavi la zampa sugli occhi, dopo aver mangiato

Perché mi hai permesso di raccontare di Bella

Per tutte le passeggiate in montagna, sole io e te, che da sola non ho più fatto

Per come stavi ferma a sentire quando ti raccontavo della povera gatta che aveva fame, finchè non ce l’hai fatta più…

Per come infilavi le scale per il piano di sopra nella casa di Goriano, nella nostra stanza

Per il rumore delle tue zampe sul parquet e per come strisciavi a pancia a terra sotto il letto

Per come te ne stavi assorta ascoltando il silenzio della montagna, e chissà quali voci sentivi da

lontano, e richiami di animali

Perché mi hai insegnato ad ascoltare quel silenzio, e così a volte mi sembra di essere te

Per come trotterellavi sul sentiero quell’ultima domenica di ottobre, girandoti a guardarmi con gli occhi belli

Per quando decidevi che era ora di tornare

Per tutte queste cose e chissà quante altre ancora mi verranno in mente, non ci sarà mai per me un cane come te. Speciale e unica come sei stata tu.

Ciao Zoe, e grazie per esserti fatta trovare e amare da noi.