La Sibilla e i suoi molti nomi
Nome non ha, ma ne ha molti, e arrivano dalla notte dei tempi fino a noi. Era Inanna, e Diana, e Maria, e tante altre: centinaia di storie e di leggende e di riscontri reali, ma solo se si sa ascoltare le storie, perché le storie vivono se le si consegna ad altri, e mettono radici invisibili e profonde, e i nostri pensieri, e quindi anche le nostre azioni, muteranno dopo averle incontrate. Di storie e di Sibille parla questo libro di Loredana Lipperini, di luoghi magici, se li si guarda con lo sguardo sapiente di chi sa. Di montagne e di grotte, di realtà che si mescola con la fantasia e con i sogni. Che sono cose molto reali. Come il viaggio di tre amiche, Camilla, Marta e Tony, che si ritrovano nel cuore delle Marche in un giorno d’estate e sulla piazza di un paese deserto incontrano Viola. E ascolteranno le sue storie. E alla fine, quando ho scoperto che Camilla forse resterà, mi è venuta voglia di aprire una mappa grande, di quelle che segnano tutto, anche le strade secondarie, e partire in cerca di lei, della Sibilla dei Monti Sibillini. Nome non ha è il titolo del libro, meravigliosamente illustrato da Elisa Seitzinger. E ti incanti a guardare, e non solo a leggere. Se vi piacciono gli incantesimi dovete leggerlo, ma anche se siete scettici dovete farlo. Lo ha pubblicato Hacca Edizioni, una piccola casa editrice marchigiana che fa cose di grande qualità.