GLORIA!

GLORIA!

E’ arrivato nelle sale Gloria!, della giovane regista e musicista Margherita Vicario. L’ho visto ieri e…ve lo racconto, ma solo un po’. E’ ambientato nel 1800 in un orfanotrofio femminile alle porte di Venezia. Come accadeva di frequente le giovani orfane vengono utilizzate come coriste  e musiciste (e qui mi accompagna il ricordo de meraviglioso racconto Lavinia Fuggita, di Anna Banti. Ma dirò qualcosa dopo. La scena iniziale ci fa capire dove ci porterà il film, con la giovane Teresa (serva dell’istituto) che trasforma nella sua testa i rumori della vita quotidiana in musica. Insieme a un gruppo di ragazze la notte, di nascosto, compone musica e la eseguono: è una musica stravagante, mai sentita prima, è una musica di oggi , che ci trasporta in un territorio surreale ma pieno di energia e di voglia di vivere. E di ballare insieme a loro. Non vi racconto altro, dovete andare a vederlo per scoprire dove le porta la storia.

Aggiungo solo che nei titoli di coda compare una dedica: “Dedicato alle centinaia di compositrici lasciate appassire come fiori e dimenticate tra le pagine della Storia”. In un’intervista la regista dice di essere stata ispirata da questa assenza di donne musiciste nella storia della musica. E di aver inventato una vita per alcune di loro. E qui è doveroso ricordare il racconto di Anna Banti: ambientato nel veneziano Ospedale della Pietà dove le orfane vengono educate e utilizzate dal maestro Vivaldi per trascrivere la sua musica, finché Lavinia, la più dotata di tutte, inizia a trascrivere piccoli brani di composizione sue, sostituendole a quelle del Maestro. Solo per poter ascoltare la propria musica. E’ stato definito da Garboli il più bel racconto del ’900 , e io ogni volta che lo leggo mi commuovo. Chissà se Margherita Vicario lo conosce! Ma voi se lo trovate leggetelo, cercatelo in qualche biblioteca.  GLORIA!