Dal film Suffragette, una piccola perla. Di Olive Schreiner

Dal film Suffragette, una piccola perla. Di Olive Schreiner

Ieri ho rivisto il film Suffragette, proiettato nell’ambito della rassegna Film&Drink del Marzodonna alla libreria Moroni di Pescara. Ho pianto come la prima volta, soprattutto alla fine, quando non si riesce più a trattenere le lacrime, ma ho notato un particolare che mi era sfuggito: proprio in una delle ultime scene, prima dell’atto di protesta estremo, Maud legge alcuni versi da un libro che le dà una sua compagna, dicendole di averlo avuto dalla Pankhrust, un libro che ci ha dato molto coraggio, le dice l’amica. Si vede il titolo, Dreams, mente la voce fuori campo recita alcuni versi. Ho cercato e trovato notizie: si tratta di un libro di versi sparsi di una scrittrice del Sud Africa, Olive Schreiner, militante pacifista e femminista morta nel 1920, nota per il romanzo The story of a african farm. Questo è il testo.
“La donna errante procede alla ricerca della terra della libertà. «Come ci arriverò?» La ragione risponde: «La strada è una e una soltanto: lungo gli argini della fatica, lungo le acque della sofferenza. Non ce n’è altra.» La donna, avendo abbandonato tutto quello a cui si aggrappava grida: «Per cosa vado in questa terra lontana che nessuno ha mai raggiunto? Sono sola. Completamente sola.»
“E la ragione le disse: «Silenzio. Che cosa senti?» E lei rispose: «Sento il rumore di passi. Miriadi di miriadi, migliaia di migliaia e vengono da questa parte.» «Sono i passi di quelli che ti seguiranno. Guidali.»

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