Le spose sepolte

Le spose sepolte

Chi sono le spose sepolte che un misterioso serial killer si adopera affinché vengano scoperte e identificate? Intorno a questo mistero Marilù Oliva costruisce il suo avvincente  romanzo, pubblicato da Harper Collins Italia. Ne ho scritto una recensione per la rivista Leggendaria, uscita sul numero 130 di luglio e riportata qui di seguito. leggendaria-130

Chi ha letto i precedenti romanzi di Marilù Oliva sa che la scrittrice bolognese sa muoversi con abilità dentro le trame oscure di vite apparentemente normali, come nelle migliori tradizioni noir, e che ama mescolare i generi. Abbiamo ammirato la sua Guerrera, investigatrice per passione che ricordava la mitica Lisbet Salander, e abbiamo letto con emozione Nessuna più, un’antologia di racconti ispirati a storie vere, da lei promossa e curata come impegno contro il femminicidio. In questo suo nuovo romanzo dal titolo enigmatico, Le spose sepolte, tutti quegli ingredienti sono stati sapientemente combinati dalla scrittrice per dar vita ad una storia tessuta con i temi che le stanno maggiormente a cuore e che la inquietano, come spesso accade a chi scrive narrativa. I fatti si svolgono in un piccolo paese dell’Appennino bolognese, Monterocca, detto anche Il Paese delle Donne, poiché la stragrande maggioranza delle funzioni di governo e delle posizioni di responsabilità politiche e civili è in mano alle donne. Da subito incontriamo la Sindaca e la vice-sindaca, la luogotenente dei Carabinieri, la guardia ecologica, la responsabile del Centro studi Rita (Levi Montalcini), azienda farmaceutica municipalizzata, e la Farmacista e guaritrice che “riconosce con uno sguardo le sofferenze e sa suggerire i rimedi”. Anche le strade e le piazze portano un nome femminile, il paese si presenta ordinato, ameno ed efficiente e durante il giorno si diffonde per le strade buona musica selezionata da un estroso DJ.   spose

In questo piccolo mondo tranquillo ed efficiente piomba una squadra di investigatori della polizia bolognese formata da un commissario, la sua vice e un ispettore un po’ lento; sono lì per inseguire una pista ancora calda: alcuni giorni prima è stato ritrovato il cadavere di un uomo prima narcotizzato e poi sgozzato, e con il corpo trafitto da spilloni. Il tipo di narcotico utilizzato conduce ai laboratori dell’azienda farmaceutica di Monterocca, ma il caso prende una direzione ben precisa quando si scopre che l’uomo è il marito di una donna misteriosamente scomparsa molti anni prima e mai più ritrovata, ma soprattutto quando gli omicidi si ripetono con la stessa modalità e con le stesse caratteristiche in quanto alle vittime: tutti hanno in passato avuto una moglie di cui più nulla si è saputo, e per nessuno di loro ci sono stati sufficienti indizi per trasformare i sospetti uxoricidi in colpevoli comprovati. Nel giro di pochi giorni iniziano ad arrivare in forma anonima alla questura indicazioni dettagliate su dove ritrovare i resti delle donne scomparse, che la stampa ormai ha iniziato a chiamare “le spose sepolte”, e quando i cadaveri riemergono dalle fosse e dall’oblio diventa evidente che le donne sono state uccise per mano dei loro mariti che ne hanno poi occultato i corpi. dove-sono

A questo punto è inevitabile stabilire un collegamento tra le uccisioni di oggi e quelle che riemergono dal passato, e sarà l’intuito dell’ispettrice Micol Medici a mettere nell’ordine giusto tutte le tessere del puzzle e a far emergere l’obiettivo vero del killer seriale. Le sarà d’aiuto il suo intuito e la sua mente analitica, la sua conoscenza femminile del dolore e una dote visionaria che la rende capace di “ascoltare” le voci di quelle donne a cui è stata sottratta la vita e il diritto di crescere i propri figli, ma anche la sepoltura e il ricordo. Quando il quadro non le appare ancora chiaro sarà l’erborista a metterla sulla buona strada: se vorrà venire a capo del mistero Micol dovrà ”Andare all’origine, come nelle piante. Seguire i percorsi, dal seme alla fioritura. Ogni passaggio ha un suo motivo”. Nel suggestivo incipit del romanzo ascoltiamo la voce di una bambina che si racconta, voce che ritornerà a tratti, evidenziata dal carattere corsivo, per proseguire il suo racconto e condurci alla soluzione del mistero, insieme a Micol. La trama, fitta di eventi e personaggi, è governata dalla scrittrice con mano sicura, intrecciando come è d’obbligo false piste con indizi che pian piano si rivelano quelli giusti per la soluzione del caso. E alla fine i confini tra bene e male, tra le ragioni e i torti, sembrano farsi più sfumati. Come in ogni buon noir che si rispetti, ma con qualcosa di più che attiene allo sguardo sul mondo delle donne, quelle forti e quelle che non hanno ancora imparato a difendersi, e che la dedica in apertura evidenzia, procurandoci un brivido: A Sandra Sandri, Desirèe Fusco, Emanuela Orlandi, Roberta Ragusa. E a tutte quelle che non hanno più fatto ritorno.

Marilù Oliva, Le spose Sepolte. HarperCollins Italia, 2018. 380 pagine, euro 17