La mia personale Top Five sull’ultimo numero di Leggendaria

La mia personale Top Five sull’ultimo numero di Leggendaria

La rivista Leggendaria, diretta da Anna Maria Crispino, in ogni numero affida ad una redattrice o collaboratrice il compito di redigere una lista dei cinque libri preferiti letti di recente.  Per quest’ ultimo numero, il 129, appena uscito, il compito è stato affidato a me. Ed ecco la mia personale Top Five.

Ombre (In sunlight or in shadow)   Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper. Einaudi Stile Libero, Torino 2017. 295 pagine, 18.50 euro      ombre

Edward Hopper ha raccontato frammenti di vita attaverso immagini, attimi sospesi tra luce ed ombra,luoghi in cui qualcosa è già accaduto e molto altro potrebbe ancora accadere. Il fascino misterioso che emana dai suoi quadri si deve anche al loro potere di provocare la nostra immaginazione. Lo scrittore Lawrence Block ha ideato quest’antologia chiedendo a tredici scrittori e scrittrici di comporre un racconto ispirato a un dipinto di Hopper. Possiamo leggerli uno di seguito all’altro, oppure sfogliando le pagine e lasciarci suggestionare dai tredici dipinti che precedono i racconti: da quelle donne sedute dentro stanze spoglie o all’interno di una triste tavola calda, o in bilico su un improbabile palcoscenico di streap tease. Joyce C.Oates, Megan Abbott e Lawrence Block, insieme agli altri dieci, lo hanno fatto, con risultati affascinanti.

Donne, razza e classe, Angela Davis, Edizioni Alegre, Roma, 2018. 302 pagine, 18 euro.   davis

Il corposo saggio dell’ icona del movimento contro il razzismo, pubblicato nel 1981 e nel 1994 in Italia, offre soprattutto a nuove generazioni di donne numerosi spunti di riflessione e notizie storiche. Racconta un percorso che inizia dalla condizione delle schiave nelle piantagioni, e prosegue indagando i rapporti tra il movimento abolizionista e quello per il suffragio femminile, le forme organzzative separate delle donne Nere e le lotte per migliorarne le condizioni di vita. Emergono contraddizioni, punti di rottura e di convergenza tra i diversi movimenti e la conseguente messa in discussione dell’idea di un soggetto donna omogeneo. Il libro ci invita raccogliere una sfida: quella di ripensare il femminismo contemporaneo come una forza di trasformazione sociale e politica all’altezza della crisi di sistema che attraversiamo.

 

Figlie del padre. Passione e autorità nella letteratura occidentale. Maria Serena Sapegno, Feltrinelli Milano 2018. 250 pagine, 20 euro.  figlie-padre

Una storia antica come l’umanità, quella della relazione tra una figlia e suo padre, che parla di rapporti reali ma anche di ordine simbolico. L’autrice di questo denso saggio volge lo sguardo indietro, agli archetipi che la modernità rilegge da Eva ad Antigone e Cordelia. Incontriamo le tante figlie ribelli raccontate dai miti, che violano la legge del padre, ed entriamo nei romanzi delle più celebri autrici della letteratura occidentale, da Jane Austen a George Eliot a Virginia Woolf, per ripercorrere il racconto delle figlie quando il padre perde la scena. E se è stato fondamentale che nel ’68 le figlie abbiano messo in discussione l’autorità paterna, oggi, suggerisce l’autrice, quel nodo stretto tra odio e amore sembra non essere ancora del tutto sciolto e chiede di essere interpellato.

Con molta cura . La vita, l’amore e la chemioterapia a km. zero. Un diario 2015-2017  Severino Cesari (1951/2017) Rizzoli 2017,430 pagine, 19 euro   cura

Non è facile parlare di questo libro in poche righe, per spiegare il tesoro che custodisce, a chi non sa di cosa si tratti. Per chi lo sa ogni parola potrebbe apparire superflua e perfino povera. Ho impiegato molto tempo a leggerlo perchè tornavo spesso indietro a rileggere passaggi, e mi fermavo a pensare con il dito tra le pagine, sottolineando parole e capoversi. E provo gratitudine. Si tratta del diario di un intellettuale che ha vissuto molte vite, personali e pubbliche: queste ultime soprattutto attraverso il suo mestiere, quello di prendersi cura dei libri fino alla fine, prima di arrendersi alla morte, a cui si era preparato anche attraverso questo racconto degli ultimi due anni della sua vita, lasciata andare appena il libro è stato pronto per la stampa.”L’esercizio quotidiano dell’amore…Prendetevi cura di voi stessi, e di quelli cui volete bene. Non c’è davvero altro, credete”.

Siamo tutte ragazze madri,  Saveria Chemotti, L’Iguana editrice, Verona 2018. 168 pagine, 15 euro

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In quanti modi si può raccontare una storia antica come il mondo, se il tema è quello di una ragazza di sedici anni che rimane incinta senza averlo voluto, e se questa maternità è apertamente indesiderata? In decine di modi diversi, ma quello scelto da Saveria Chemotti riesce a scompigliare le carte dei luoghi comuni conducendo la sua protagonista alla scoperta di quanto sia importante il riconoscimento della genealogia femminile. Tutto questo avviene a piccoli passi nella vita concreta di Rosa, che delle difficoltà in cui si dibatte dalla nascita ritiene responsabile Ida, la nonna materna, colpevole di aver messo al mondo una bambina illegittima e di essere poi sparita, dando il via ad una catena di errori fatali che hanno coinvolto prima la madre e poi Rosa. Ascoltare la verità raccontata da Ida le salverà la vita.