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Raccontami tu.
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Raccontami tu
Incipit
Per fortuna lì fuori c’è la notte. Così puoi pensare che non ci sia nient’altro al di là della strada, solo questo nastro di asfalto che si srotola davanti a te e si allarga nelle curve; basta seguirle sterzando appena con un piccolo movimento del volante e quasi non te ne accorgi. È facile. Se fosse giorno invece vedresti i viadotti scavalcare le montagne, tanto alti da togliere il fiato, e forse ti passerebbe di colpo tutto il coraggio che hai dovuto tirar fuori per arrivare fin qui. Dentro quest’auto che odora ancora di nuovo per quanto poco l’hai usata, di tappezzeria pulita e spray rinfrescante, con tanti pulsanti che non sai a cosa servono: luci normali, fari abbaglianti, frecce, il resto non lo hai ancora imparato.Dentro questa notte scura che ti protegge, e questa vita che di colpo non ti sembra nemmeno più la tua e la guardi come se fossi al cinema. Ma basta un’occhiata alla tua destra, stacchi un momento la mano dal volante per sfiorare il fagottino addormentato al tuo fianco ed eccola qui la realtà: sei tu, sei con Marta, siete insieme, questa è la tua vita. Anzi, la vostra.
Solo un attimo, non puoi distrarti, devi restare concentrata sulla strada, sui fari delle poche auto che ti sorpassano lampeggiando, sui camion in fila che ti precedono e da cui cerchi di tenerti a distanza senza osare superarli, sui cartelli segnaletici che ti indicano la strada e ti guidano.Qui non arrivano gli angeli a insegnarti la strada buona, qui la notte è buia e ci sei soltanto tu
, dice la canzone che ti si è annidata in testa; e come sai bene le canzoni dicono sempre la verità. Risenti la voce di Bianca mentre te lo spiega. A un chilometro da qui c’è il raccordo con la A21, stai attenta a non perderlo. I numeri che seguono le A li hai imparati a memoria, finora è andata bene, sei stata brava, dai. Per essere la prima volta che guidi in autostrada, che ti allontani tanto da casa, che viaggi di notte. Brava, è bene che te lo ripeti, ti dà coraggio. E poi quando ormai si vola non si può cadere più, nella testa la voce rauca di Vasco, e anche questo è proprio vero. Dopo la A26 arriva la A21, direzione Piacenza. Eccola qui. Ora forse il cuore smetterà di battere tanto forte ogni volta che penserai ai viadotti poggiati sopra i precipizi; le montagne dovrebbero essere finite se hai svoltato verso Piacenza, e questa che ti si allarga intorno è la pianura.Agenda - Segnalazioni
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