Storie di salvezze. Le donne che parlano di Miriam Towes
Donne che parlano, di Miriam Towes, Marcos Y Marcos, 2018
Il romanzo della scrittrice canadese Miriam Towes è ambientato in un remoto villaggio mennonita, fuori dal mondo, dove le donne vivono in una condizione di totale sottomissione ai maschi; non sanno di preciso dove si trovano, non sanno né leggere né scrivere. Di notte vengono narcotizzate con uno spray per le mucche e sistematicamente violentate da uomini della comunità: zii, cugini, fratelli; al risveglio restavano i segni, ma nessuno credeva a quello che raccontavano: anzi, venivano accusate di sogni blasfemi, di congiunzioni carnali con il diavolo, finché non viene scoperta la verità. I responsabili vengono mandati in prigione in attesa del processo ma tutti i maschi del villaggio vanno in città per pagare la cauzione e entro quarantotto ore torneranno a casa. E allora cosa faranno le donne? Il romanzo inizia nel momento in cui decidono di riunirsi e discutere sul da farsi e scegliere una delle tre possibilità: restare e combattere contro gli uomini, restare e non fare niente, oppure andarsene, verso un mondo che non conoscono. Hanno dalla loro parte un giovane maestro che scrive il verbale della discussione e le aiuta come può. Alla fine la decisione verrà presa a maggioranza, e il romanzo racconta delle loro vite, delle parole e dei pensieri, in quelle quarantotto ore in cui devono decidere della loro salvezza. Il romanzo si basa su una storia realmente accaduta in una comunità mennonita boliviana, simile nelle regole, ma non quella dove anche la scrittrice era nata e vissuta fino all’età di diciotto anni, e da cui era fuggita. Una storia potente e coinvolgente.
Donne che parlano, di Miriam Towes, Marcos Y Marcos, 2018