Le grandi signore dimenticate: riascoltare le loro voci

Le grandi signore dimenticate: riascoltare le loro voci

Le grandi signore dimenticate: è questo  il titolo che ho scelto per una nuova pagina del mio blog, dove parlerò di scrittrici italiane che sono state ignorate dal canone letterario ancora oggi imperante e in grado di influenzare le scelte dei programmi scolastici. Alcune sono riuscite a conquistarsi spazio e fama nel panorama letterario italiano,  a partire dal dopo guerra. Sono state pubblicate  da case editrici importanti e hanno vinto premi letterari. Ma della maggior parte di loro oggi non si ricorda nemmeno il nome. Delle generazioni a cavallo tra l’800 e il ’900, e di quelle ancora precedenti,  si parla ben poco, nonostante molte di loro fossero inserite nella vita letteraria e politica del tempo.  Su tutte  è comunque scesa una cortina di silenzio, rotta solo in tempi molto recenti grazie agli studi delle donne e di critica femminista. Essenziale il lavoro sul tema dell’oltre canone portato avanti dalla rivista Leggendaria e dalla Società italiana delle Letterate. Introvabili perchè non più ristampate, da qualche anno per alcune di loro si sono riaccese le luci delle case editrici e l’attenzione della crititca.

Ho sempre seguito un mio personale percorso di riscoperta, cercando i loro libri nelle biblioteche e nei mercatini,  saccheggiando vecchie raccolte nelle case, e  implementando lo scaffale a loro dedicato nella mia  biblioteca. Le vecchie edizioni non recavano mai notizie biografiche, ma oggi grazie a internet è possibile scoprire davvero molto.  Le mie ricerche proseguono, per amore, per riconoscenza, per giustizia, per scelta di politica delle donne,  per riascoltare le loro voci. Cercherò di raccontarle a modo mio, da lettrice. Parlerò prevalentemente delle italiane, ma, quando capiterà l’occasione e usciranno nuove traduzioni, non trascurerò le straniere. Un dato che mi conforta e mi commuove è scoprire che giovani scrittrici e appassionate di letteratura stanno percorrendo questa strada: penso a Giulia Caminito, che porta avanti da tempo un lavoro metodico, a Valentina Di Cesare che sta lavorando su Fausta Cialente, a Francesca Piccioli e la sua riscoperta di Virgilia D’Andrea. E penso anche al Festival InQuiete di Roma, che grazie alle splendide donne della Libreria Tuba ogni anno dedica uno spazio importante che si chiama Ritratti di Signora dove scrittrici di oggi raccontano  grandi amate che non vogliamo vengano dimenticate, e per questo manteniamo la luce accesa su di loro, con amore e gratitudine. Dipende anche da noi lettrici.